Gianluigi Bacchetta, Giuseppe Fenu, Pier Luigi Nimis,
Rosanna Costa, Riccardo Guarino, Giovanni Mandis, Efisio Mattana, Stefano Martellos, Pietro Pavone
Foto di Andrea Moro et al.
Questa è una guida interattiva alla flora legnosa del massiccio del Gennargentu, in Sardegna, preparata in collaborazione con il progetto Dryades/KeyToNature, coordinato dall’Università di Trieste.
Il massiccio è situato nella parte centro-orientale dell’Isola, a cavallo tra le provincie di Nuoro e Ogliastra; confina a nord con la Barbagia di Ollolai, a ovest con il Supramonte di Urzulei e Orgosolo, a sud con l’Ogliastra e la Barbagia di Seulo, a est con il Sarcidano, la Barbagia di Belvì e il Mandrolisai. Il territorio occupa una superficie di circa 30.000 ettari ed è caratterizzato da un sistema di creste ad altitudine superiore a 1.400-1.500 metri, delle quali solo quattro superano i 1.800 metri: Punta La Marmora (1.834 m), Bruncu Spina (1.828 m), Su Sciusciu (o Bruncu Spina minore, 1.823 m) e Punta Florisa (1.822 m).
Le litologie sono principalmente silicatiche e in particolare dominano le metarenarie, le quarziti e le filladi, poggianti sul batolite ercinico sardo-corso; secondariamente si rinvengono anche granodioriti nelle aree cacuminali, calcari mesozoici sui versanti meridionali e calcescisti a Mont’Arbu.
In totale sono state censite 106 unità tassonomiche, riferite a 37 famiglie e 61 generi. Le specie considerate aliene sono 20 ed in particolare si segnala che tutta la famiglia delle Pinaceae è costituita da specie esotiche.
La componente endemica è superiore al 10% del totale e tra gli endemismi più rappresentativi si segnalano: Genista pichisermolliana, Juniperus communis subsp. alpina var. corsicana, Quercus ichnusae, Rhamnus persicifolia, Ribes multiflorum subsp. sandalioticum, Sorbus aucuparia subsp. praemorsa.